Mangiare e morire sono due attività umane in cui il business che vi può girare intorno non dovrebbe mai conoscere crisi e nel caso delle agenzie funebri non vi è dubbio che si tratta di un business profittevole il cui limite alla concorrenza è dettato quasi esclusivamente dal tema principale del business stesso: la morte. Per aprire un’impresa funebre a Roma, oggi come oggi – grazie alla tecnologia – è possibile svolgere le principali pratiche burocratiche per via telematica senza doversi recare necessariamente di persona negli uffici comunali di competenza.
L’apertura di un’attività produttiva varia a seconda dei Comuni e per conoscere i documenti richiesti bisogna consultare il sito internet del proprio Comune nella sezione dedicata alle attività produttive per ottenere le informazioni necessarie. Per accedere ad alcune informazioni e interagire con la Pubblica Amministrazione occorre, però, avere un’identità digitale che si può richiedere in diversi modi presso vari siti ufficiali governativi (Agenzia delle Entrate, INPS, Poste, SPID e altre).
I moduli da scaricare o ritirare manualmente, si devono compilare e consegnare all’ufficio comunale preposto, il quale dovrà emettere un parere favorevole all’apertura dell’attività che nel caso delle agenzie funebri dovrà: provvedere al trasporto e inumazione delle salme, commercializzare articoli funebri (cofani, lapidi, corone), sbrigare le pratiche amministrative per conto dei superstiti.
L’autorizzazione comunale è vincolata alle leggi vigenti che disciplinano le attività funebri, i requisiti necessari e i soggetti correlati, che sono i seguenti:
Avere una sede adeguata e spaziosa per l’esposizione degli articoli funebri;
Essere in possesso dell’autorizzazione all’esercizio del commercio in luogo fisso;
Possedere una o più autocarri adeguatamente predisposti al trasporto delle salme;
Avere un direttore tecnico che deve obbligatoriamente presenziare nell’ufficio per almeno 25 ore settimanali;
Avere un numero adeguato di necrofori (addetti alla cura e trasporto dei defunti);
Avere personale in possesso di idonea formazione in quanto addetti al servizio pubblico.
Il numero minimo di persone e mezzi necessari per avviare un’impresa funebre è:
Un direttore tecnico;
Tre necrofori;
Un carro funebre.
Ogni servizio funebre prevede da parte del direttore tecnico l’indicazione dei dati dell’impresa e dei lavoratori con le relative disposizioni sulla sicurezza.
Se si possiedono i requisiti, si avvia l’iter burocratico con la SCIA, la Segnalazione Certificata di Inizio Attività, secondo quanto previsto dall’art. 19 della legge n. 241 del 7 agosto 1990. La SCIA è necessaria ogni volta che si intende modificare, trasferire, chiudere o iniziare un’attività produttiva ed ha effetti immediati, vale a dire che si può cominciare a lavorare il giorno stesso della presentazione della dichiarazione: il comune ha tempo 60 giorni per verificare le informazioni e adottare eventuali provvedimenti in caso di inidoneità. In caso contrario, vale il silenzio assenso e la dichiarazione può intendersi accettata.
La SCIA si può comunicare anche in via telematica; il Comune ha tempo 30 giorni per comunicare all’ASL lo svolgimento delle opportune verifiche per la concessione dell’autorizzazione, l’ASL a sua volta ha 30 giorni per dare il nulla osta. Le agenzie funebri che desiderano avvalersi della collaborazione di altre agenzie dichiarandosi come centro di servizi funebri devono comunicarlo nel proprio oggetto sociale ed essere in possesso anche di particolari requisiti ISO e UNI.
Per finire, occorre aprire la partita IVA presso la Camera di Commercio territoriale (procedura che dal 2010 può essere svolta in via esclusivamente telematica) e aprire le posizioni INPS e INAIL, per cui è opportuno avvalersi della consulenza di un commercialista. Altre informazioni sulle pratiche di apertura sono consultabili sul sito Funerali Roma.it.