lavandini cucina
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La guida per scegliere i lavandini cucina

Il lavello è la postazione di lavoro più importante in cucina. Più della metà del tempo trascorso in cucina viene spesa davanti al lavandino. I lavandini cucina, infatti, hanno diverse funzioni: la preparazione e il lavaggio del cibo e delle stoviglie sono operazioni fondamentali che richiedono la massima efficienza e cura dell’igiene. Nessun elettrodomestico, neanche la tanto comoda lavastoviglie, può sostituire il lavello da cucina ed è per tale motivo che bisogna prendersi un po’ di tempo per informarsi sui tipi di lavello e scegliere al meglio quello che più si adatta alle esigenze della vita quotidiana in cucina.

Per poter scegliere i lavandini per la cucina bisogna considerare l’intera configurazione della cucina, prevedendo un utilizzo intelligente dello spazio di lavaggio, con un occhio attento all’ergonomia e alla funzionalità che solo un lavello ben progettato e posizionato può garantire. Ecco di seguito i criteri più importanti per la scelta di un lavello da cucina.

Dimensione e configurazione dello spazio di lavaggio

Le vasche dei lavelli standard hanno una larghezza di 40 – 50 o 60 cm. Ogni casa produttrice offre solitamente una vasta gamma di lavandini cucina per queste dimensioni standard, ma esistono anche soluzioni personalizzate, lineari o ad angolo. Anche se la spesa può aumentare considerevolmente, si può stabilire la dimensione e il numero delle vasche che si adatta esattamente alla configurazione della cucina.

Perché un lavello si adatti perfettamente alla cucina, bisogna prima stabilire le priorità che non devono assolutamente mancare, rispondendo a due domande semplici:
1. Preferisco un lavello con gocciolatoio o solo con vasca/vasche?
2. Quale numero di vasche soddisfa le mie esigenze di spazio e funzionalità?

La configurazione giusta dipende soprattutto dalla previsione del lavoro quotidiano da svolgere davanti al lavello. Il numero di vasche può variare da una a tre e le dimensioni di ogni vasca possono variare anche nella stessa configurazione del lavandino. Se, ad esempio, la cucina non dispone di una lavastoviglie, è consigliabile avere uno spazio di lavaggio capiente e un luogo dove poter appoggiare e far sgocciolare le stoviglie dopo averle lavate. Se, invece, si ha la lavastoviglie, allora si può avere più libertà di scegliere la configurazione con cui si è più abituati o che può ottimizzare lo spazio sul piano di lavoro. In tal caso, può essere già sufficiente un lavello ad una vasca o una vasca e mezza. Se si prevede di usare e lavare frequentemente teglie e pentole molto grandi, può essere una buona idea optare per un lavello ad una singola vasca più grande e profonda associata ad un miscelatore estraibile, in modo da rendere più agevoli le operazioni più importanti.

Materiali dei lavandini cucina

È possibile scegliere fra acciaio inossidabile, ceramica e fragranite se si vuole un lavello altamente igienico, resistente alle alte temperature e durevole nel tempo. Se si opta per l’acciaio inox è importante scegliere lavelli trattati con finiture antigraffio e antimacchia, in modo da agevolare le operazioni di pulizia e migliorarne la durabilità. Se si opta per la fragranite fare attenzione alla scelta del colore, che, se troppo chiaro, può macchiarsi in base all’acidità degli alimenti. Mentre se si sceglie un lavandino in ceramica, basta semplicemente far attenzione a non scheggiarlo con le stoviglie.


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