Il Golf comincia a essere praticato in Italia intorno alla fine dell’ottocento, ed è esattamente in questo periodo che viene istituito a Varese il primo Golf Club.
Le regole che vengono seguite sono dettate dal Royal & Ancient Golf Club a Saint Andrews ma non valido tuttavia per gli Stati Uniti e il Messico che seguono invece quelle della United States Golf Association.
Il Golf non prevede solo una serie di regole da rispettare , bensì anche un’etichetta da osservare che si basa soprattutto su principi comportamentali.
Non è solo il golfista a dover rispettare con rigore la disciplina, ma anche il suo caddie il quale deve conoscere il regolamento alla perfezione, esattamente come il giocatore.
Il caddie non è solo la persona che porta la sacca , ma è colui che può dispensare consigli inerenti alla strategia, accompagnando il giocatore per tutto il percorso che può durare anche otto km.
È importante sapere che nel caso in cui venga infranta una delle regole, anche da parte del caddie, sarà il golfista a essere penalizzato, la pena più severa equivale alla squalifica.
Una delle regole da rispettare, derivante soprattutto dall’etichetta, è l’osservanza de silenzio quando un avversario si accinge a effettuare il tiro oltre a non proiettare la propria ombra sulla traiettoria del lancio.
La disciplina di questo sport è molto rigida : in campo non vi è la presenza di un vero e proprio arbitro, vi è tuttavia un comitato che interviene in determinate circostanze.
Autoregolarsi, è una delle abilità che deve possedere il golfista, l’autodisciplina viene acquisita in campo e con gli anni di esperienza.
Il regolamento comprende sia le regole che l’osservazione dell’etichetta e disciplina non solo i tornei dilettantistici ma anche quelli professionisti come l’Open Golf Italia, tra le manifestazioni più importanti nel paese.