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Mutui: l'apertura di un nuovo conto conviene?

Chi in passato ha avuto a che fare con le procedure per la richiesta e l’accensione di un mutuo presso una banca, sa bene come, nel 99.99% dei casi, prima dell’atto di costituzione del mutuo stesso le banche in qualche modo “costringano” il cliente ad accendere contestualmente un nuovo conto corrente (se non ne detiene già uno) che verrà utilizzato come “appoggio” per i pagamenti delle varie rate del mutuo.

In linea teorica, almeno così dicono gli istituti bancari (comprese le banche on line), si tratta di una soluzione dettata dalla praticità; la banca infatti detrarrà mensilmente la cifra corrispondente alla rata del mutuo direttamente dal conto corrente del cliente, ed avendo il controllo tecnico di entrambi i prodotti, questo rischia di generare meno problemi durante tutto l’arco di tempo necessario per l’estinzione del mutuo.

Al di là della praticità, quello che le banche spesso non dicono, è che non esiste “nessun obbligo” da parte del cliente di accendere un conto corrente presso la stessa banca in cui è attivo il proprio mutuo, e questo secondo quanto stabilito dal Decreto Salva Italia del 2012.

Ciò nonostante, quello che accade nella pratica è che molte banche perseverano nel ritenere normale il vecchio obbligo, ed i clienti, pur di non mettere a rischio l’approvazione e la validazione della loro richiesta di mutuo, finiscono per accettare questa pratica commerciale che il suddetto Decreto definisce “scorretta”.

Per quei clienti che invece che volessero mantenere il proprio conto corrente quando questo è acceso presso una banca diversa da quella in cui è attivo il mutuo, si pone davanti la necessità di valutare alcuni possibili problemi e costi relativi alla loro scelta.

Il problema principale è quello di fare in modo che mensilmente la banca in cui è attivo il mutuo riceva l’importo relativo alla rata. Trattandosi di un’operazione finanziaria tra due banche differenti, questa procedura non può essere gestita in automatico ma deve essere effettuata personalmente ogni mese dal cliente. E ciò, pur trattandosi di una operazione molto semplice, può alle volte generare pericolosi ritardi perché ci si dimentica di effettuare il pagamento o perché magari la scadenza coincide con un periodo di vacanza in cui non si ha accesso al conto.

Poi c’è un possibile problema di costi che va valutato. Ogni bonifico dalla banca dove è attivo il conto corrente a quella del mutuo può avere un costo; pertanto, una delle condizioni per scegliere di tenere separati conto corrente e mutuo dovrebbe essere quella di poter effettuare bonifici gratis o a costi molto contenuti.

In caso contrario va attentamente valutato se tale separazione ha ancora un senso in termini di risparmio o di maggiori guadagni, o se alla fine convenga optare per la praticità e l’economicità della soluzione di avere conto corrente e mutuo accesi presso la stessa banca.


 


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